La Realtà Virtuale per rendere più realistica la formazione degli operatori sanitari

Partirà tra poche settimane il primo corso in Campania dedicato al personale di aziende sanitarie pubbliche e private, che utilizzerà l’esperienza immersiva quale elemento innovativo per la formazione sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro. A realizzare il progetto formativo è l’azienda napoletana Methodo, che dal 2007 garantisce elevati standard di servizi nel campo dell’Hospital Risk Management.

Nei prossimi 12 mesi si prevedono circa 5 mila dipendenti del settore sanitario della Campania che parteciperanno ai corsi di formazione che saranno tenuti dal team multidisciplinare di Methodo, guidato da Mariano Fucci, Risk Specialist con esperienza ventennale nel settore, che ha scelto come partner tecnologico Virtual Safety Lab in questa innovativa avventura formativa.

Aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro è l’obiettivo principale di tutto il progetto. La sicurezza è declinata in diverse componenti. Per il docente che insegna ai lavoratori le pratiche e deve vigilare sull’operato dello ‘studente’ assumendosi anche lui un rischio di équipe e per il discente che si sente in un ambiente sicuro in cui l’errore diventa l’opportunità di reale apprendimento (il discente si può difatti sentire libero di provare e riprovare fino ad acquisire uno standard di qualità che il sistema ritiene minimo e necessario). Questo tipo di formazione permetterà al partecipante di immergersi in una realtà virtuale, fatta di simulazioni realistiche vissute in prima persona. L’obiettivo – continua aspiegare Mariano Fucci – è aumentare il coinvolgimento dei partecipanti e migliorare l’acquisizione d’informazioni. Il vantaggio principale dell’utilizzo di questa tecnologia è quello di ampliare la conservazione di ciò che si apprende. Il punto di forza della formazione tramite Realtà Virtuale è la sua capacità di creare ambienti altamente coinvolgenti. Una maggiore immersione aumenta la capacità di memorizzare  ciò che si è imparato e, poiché i partecipanti possono esercitare le loro abilità quante volte è necessario, anche la conoscenza diventa parte della cosiddetta memoria muscolare

L’utilizzo della simulazione quale prezioso strumento formativo viene d’altra parte sollecitato dalle recenti Linee di indirizzo sullo sviluppo della simulazione in sanità in Italiadel luglio 2022.

I corsi di formazione in Campania partiranno alla fine di novembre e vedranno in aula i primi gruppi di discenti provenienti da aziende sanitarie pubbliche e private che, con l’utilizzo dei visori, potranno replicare una innovativa esperienza sensoriale tecnologica. Con l’avvento delle nuove tecnologie si è aperta infatti la possibilità di accedere a una simulazione molto più aderente alla reale situazione di intervento e fruibile da un elevato numero di persone. A livello visivo la tecnologia deve permettere una visione statica della situazione simulata e una visione dinamica di ciò che vogliamo interagisca con il discente. Il feedback tattile è altro elemento fondamentale che, unito alla vista, è ciò che consente la sensazione di realtà di ciò che teniamo in mano. L’impulso sonoro ha poi un’importanza notevole nel richiamare l’attenzione dell’utente su quanto sta avvenendo intorno a lui. Durante le esercitazioni, le esperienze sensoriali andranno sincronizzate con l’utilizzo di joystick in grado replicare il movimento.

Questo percorso di formazione – aggiunge Fucci – è stato progettato anche in considerazione di quanto indicato dal PNRR, che prevede sperimentazioni tecnologiche di visione immersiva per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul lavoro.  Al nostro progetto hanno aderito aziende sanitarie pubbliche e private  perché riconoscono che l’utilizzo di questi strumenti tecnologici forniranno un plus aggiuntivo che potrà contribuire fortemente alla diffusione di una maggiore consapevolezza sui temi della sicurezza portando l’operatore sanitario verso un cambiamento positivo dei propri atteggiamenti e del proprio agire”.



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